Gigantea in the Steam - A Miniature World 4K
Views:
15
Duration:
11:10
Submitted:
2 months ago
Title:
Gigantea in the Steam - A Miniature World 4K
Description:
Steam rose in thick curls, enveloping the bathroom in a milky fog that muffled every sound. gigantic, majestic, nicoletta moved with the grace of a dancer, despite her size filling almost the entire space. each step she took made the floor tremble slightly, while the ceramic tiles groaned under her weight.the shower, a normal human shower stall, felt like a toy at her feet. delicately, almost fearfully, nicoletta stepped in, bending over to avoid banging her head against the shower head. the water, at that distance, barely reached her knees, forming a warm puddle around her enormous feet.nicoletta smiled. the small shower stall was a world unto itself, a secret refuge where she could finally feel at ease. she closed her eyes and let the water run over her body, washing away the dust and fatigue of the day.the jet of water, which for a human would have been a vigorous massage, for her was a light drizzle. but nicoletta didn't care about the low pressure. that sensation of cleanliness, of freshness, was enough for her to feel reborn. when she got out of the shower, wrapped in a towel that looked like a sheet, nicoletta looked at herself in the mirror. her image, reflected in the fogged surface, made her smile. she was a giantess, yes, but also a woman. and in that small bathroom, between the steam and the warm water, she had found a moment of peace and intimacy all for herself. il vapore si alzava in dense volute, avvolgendo il bagno in una nebbia lattiginosa che attutiva ogni suono. gigantea, maestosa, nicoletta si mosse con la grazia di una danzatrice, nonostante la sua stazza riempisse quasi completamente lo spazio. ogni suo passo faceva tremare leggermente il pavimento, mentre le piastrelle di ceramica gemevano sotto il suo peso.la doccia, un normale box doccia per umani, sembrava un giocattolo ai suoi piedi. con delicatezza, quasi con timore, nicoletta vi entrò, chinandosi per evitare di sbattere la testa contro il soffione. l'acqua, a quella distanza, le arrivava a malapena alle ginocchia, formando una pozzanghera tiepida intorno ai suoi enormi piedi.nicoletta sorrise. quel piccolo box doccia era un mondo a sé, un rifugio segreto in cui poteva finalmente sentirsi a suo agio. chiuse gli occhi e lasciò che l'acqua le scorresse sul corpo, lavando via la polvere e la fatica della giornata.il getto d'acqua, che per un umano sarebbe stato un vigoroso massaggio, per lei era una leggera pioggerellina. ma nicoletta non si curava della scarsa pressione. le bastava quella sensazione di pulito, di freschezza, per sentirsi rinata.quando uscì dalla doccia, avvolta in un asciugamano che sembrava un lenzuolo da bambino, nicoletta si guardò allo specchio. la sua immagine, riflessa nella superficie appannata, la faceva sorridere. era una gigantessa, sì, ma anche una donna. e in quel piccolo bagno, tra il vapore e l'acqua tiepida, aveva trovato un momento di pace e di intimità tutto per sé.